Fate attenzione alla farina di tipo 1: ecco il motivo. “Da non credere”

Si tratta di uno tra gli alimenti più conosciuti e famosi al mondo, alla base dell’alimentazione di pressoché tutti i paesi esistenti sul nostro pianeta. Si potrebbe comunemente pensare che ne esista un solo tipo, quella più comune di tutte e che vediamo spesso, magari, anche in tv, quella bianca. Invece ne esistono di diverso tipo, come quelle di grano duro (che vanno bene per il pane e che hanno più glutine), o quelle di grano tenero (perfette per le torte e altri dolci e che contengono una minor quantità di glutine.

Esistono dei numeri che è possibile associare alle farine: quando leggiamo tipo 0, ad esempio, indichiamo una farina raffinata; quando leggiamo tipo 00, invece, indichiamo una farina molto raffinata. Esiste la farina integrale, un tipo di farina che non è stata abburattata, ossia non è stata privata della crusca passandola al setaccio, chiamato buratto e da cui prende il nome questo processo, e mantiene tutte le sue proprietà.

Troviamo poi la farina di tipo 1, che a molti potrebbe non suonare familiare. La differenza tra farine di tipo 0 o 00 e 1 consiste nella percentuale abburattata: la tipo 1 contiene un quantitativo maggiore di crusca e germe del grano. Nei paesi anglosassoni questo tipo di farina viene generalmente denominato all-purpose flour, una farina per tutti gli usi.

Che proprietà ha questo tipo di farina?

La farina di tipo 1 si ottiene abburattando il grano all’80%, mantenendo quasi del tutto, quindi, le sue proprietà organolettiche originarie. Alcuni la definiscono addirittura farina integrale tipo 1 ma è una definizione scorretta in quanto non è integrale e non possiede il caratteristico colore brunito. Ha un discreto contenuto proteico, il glutine, tra il 9 e il 12%, circa 10-11 grammi ogni 100 di prodotto. Trattandosi di una farina glutinosa è dunque assolutamente inadatta per chi è celiaco. È però meglio tollerata di quella integrale per chi soffre di problemi di irritazione intestinale con quest’ultima. Si tratta di una via di mezzo fra la farina 0 usata per il pane bianco, a basso contenuto di fibre, e quello scuro integrale con un contenuto più alto di fibre.

Per cosa è adatta la farina di tipo 1?

La farina di tipo 1 non è adatta a “tutti gli usi” come la definiscono gli anglosassoni. È ottima per biscotti e paste da tè ma inadatta alla preparazione di torte. Va bene per la pasta frolla e in abbinamento ad altre farina per la preparazione della pizza.

Luca Lisuzzo: