Canone Rai 2023, ecco quando non si dovrà più pagare

L’esenzione del pagamento della tassa sull’abbonamento della TV pubblica, la RAI, è un obbligo per tutti i cittadini che sono titolari dei requisiti previsti dalla legge per presentare la domanda. In questa guida analizzeremo insieme quali sono questi requisiti e le varie scadenze da rispettare, con un focus particolare sulle istruzioni da seguire al fine di inviare la domanda di esenzione all’Agenzia delle Entrate.

Come per quanto riguardava gli anni precedenti, anche per il 2023 il canone Rai deve essere pagato da tutti quelli che possiedono in casa un televisore o un apparecchio che consente la ricezione dei vari canali televisivi. L’importo della tassa annuale per l’abbonamento è di soli 90 euro, e anche per quest’anno anno sarà addebitato in maniera diretta sulla bolletta dell’energia elettrica.

Quanto detto è anche stato confermato dal Ministero dell’Economia, nonostante le diverse richieste di abolizione ma non tutti sono però obbligati a questo pagamento e anche quest’anno saranno in vigore specifici esoneri. E’ importane dire comunque che le scadenze sono diverse a seconda dei vari soggetti e della richiesta fatta.

Esenzione del Canone Rai 2023, chi non deve pagare?

Come già anticipato tutti i soggetti che possiedono in casa una televisione o un apparecchio in grado di ricevere il segnale televisivo sono tenuti a pagare questa tassa di 90 euro in quanto non ha importanza se il televisore viene effettivamente usato oppure no.

Chi dichiara di non avere nessun televisore in casa è esentato dal pagamento e non deve avere apparecchi in nessuna delle abitazioni ad uso domestico in cui è attiva un’utenza elettrica a proprio nome. Le altre categorie per cui si applica quest’agevolazione sono:

  • gli anziani con età superiore ai 75 anni con un reddito inferiore agli 8.000 euro;
  • i militari delle Forze Armate Italiane considerando gli ospedali militari, le Case del soldato e le Sale convegno dei militari delle Forze armate;
  • i militari che hanno la cittadinanza straniera appartenenti alle Forze Nato;
  • tutti gli agenti diplomatici e consolari ma soltanto per quei Paesi per cui è previsto lo stesso trattamento per i diplomatici italiani;
  • i rivenditori e i negozi in cui vengono riparate le TV.
Luca Lisuzzo: