L’oro corrisponde ad uno dei metalli indubbiamente più ambiti, importanti per le numerose applicazioni, soprattutto quelle economiche ma anche pratiche, che hanno avuto fin dalla sua scoperta un “peso” immesamente importante per la cultura in senso generale, anche perchè l’oro ancora oggi mantiene delle proprietà importanti che lo rendono uno dei migliori metalli in senso assoluto nonchè tra i pochi beni universalmente accettati anche nell’ambito dell’usato in modo continuativo.
Se hai oro usato in casa hai tra le mani una fortuna: ecco il valore
Non è un caso infatti che tra le numerose proprietà indiscusse dell’oro siano solite spiccare quelle più conosciute, legate alla duttilità ed alla bellezza estetica nonchè alla capacità molto importante di essere impiegato in tantissimi ambiti, mantenendo uno status di grande adattabilità.
Però l’oro è anche molto apprezzato nell’ambito dell’usato grazie ad una importante resistenza agli agenti esterni, in quanto pochi elementi riescono ad intaccarlo, di contro ha un punto di fusione abbastanza alto ed una struttura che permette di scindere il metallo puro da quello diverso. Tutti gli oggetti d’oro, inclusi quelli più pregiati contengono una variabile percentuale che corrisponde a metalli non pregiati (come il rame) che serve per migliorare la resistenza e la struttura fisica dell’oro, altrimenti fin troppo fragile e duttile.
L’oro usato, almeno in Italia, corrisponde in linea di massima a quello utilizzato primariamente per i gioielli, ossia quello a 18 carati, ossia una purezza comunque elevata pari al 75 % di metallo puro, che viene largamente impiegato in opere di scambio, anche e soprattutto in virtù di una capacità commerciale che anche in questa prima parte di 21° secolo resta importante.
Il valore del metallo “generico” influenza quasi tutte le gradazioni di purezza complessive, ad esempio quello “usato” oggi risulta essere in sensibile rialzo generico presentando un valore di poco inferiore ai 40 euro al grammo.