Da quando l’inflazione si è infranta sulle nostre vite come un’onda incontrollabile, l’attenzione ai piccoli particolari si fa più alta. Molte più persone hanno difficoltà a racimolare qualcosa alla fine del mese e la ricerca di tecniche di risparmio interessa sempre più gente. Uno dei costi che più hanno preoccupato i nostri conti, inutile negarlo, è quello della bolletta della luce; i prezzi sono infatti schizzati a cifre esorbitanti e di lì innanzi il controllo allo spreco di energia si è fatto più comune.
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Una delle cose con cui abbiamo imparato ad avere a che fare inoltre, specialmente chi ha avuto la necessità di aprire un contratto con un nuovo allaccio è il PUN; poichè chi aveva un contratto già attivo si è solo visto arrivare un aumento indesiderato, mentre chi ha dovuto aprire una nuova fornitura, per forza di cose ha dovuto ripiegare su una tariffa che non aveva un prezzo fisso, ossia con un consumo al kilowattora diverso ogni mese, affidato a quello che è un prezzo unico nazionale; appunto, il PUN. Come abbiamo appena detto, però, questo prezzo non è mai lo stesso e cambia ogni mese a seconda del costo vigente nel mercato energetico. Come fare, dunque, a capire dalla bolletta a quanto abbiamo acquistato l’energia il mese precedente? Impariamo insieme come leggere la legenda di una bolletta.
Come leggere una bolletta
Le voci principali presenti nella bolletta sono diverse; ma il nostro interesse, prima di tutto è capire il prezzo di acquisto dell’energia, dunque dirigiamoci alla sezione “prezzo dell’energia” e leggiamo il prezzo al kilowattora; quello del mese di Marzo, ad esempio, è stato di 13 centesimi, cifra che rispetto a qualche mese fa è molto più confortante, visto che nel mese di Agosto 2022 siamo arrivati addirittura a superare i 50.
Un’altra voce che compare in tutte le bollette è quella della spesa del trasporto dell’energia, in alcuni casi inoltre include anche quella della gestione del contatore nel caso in cui sia muniti della lettura automatica. A seguire si trovano i costi dell’IVA che influisce al 10%, quelli del canone Rai equivalenti a due rate da 9€ mensili, ed infine eventuali servizi attivi a seconda di qual è il vostro fornitore. Alcuni, ad esempio, dispongono di una tassa di commercializzazione fissa, mentre altri variabile. Scendendo più in basso nella bolletta, poi, vi sarà anche semplice notare quanti kilowattora avete consumato al mese, di solito è un dato che si trova affianco al prezzo al kilowattora o direttamente sotto l’importo finale; mentre l’ultimo dato rilevante è quello della data di arrivo della prossima fattura energetica, in Italia, ad esempio, il servizio è bimestrale.