Iniziamo questo articolo spiegando ai più giovani che cos’ è un libretto postale. Oggi i metodi per mettere da parte delle grosse cifre di denaro sono svariati e abbiamo infatti investimenti, fondi pensionistici e polizze di risparmio. Una volta, invece, senza però riferirci a chissà quanti anni fa, era la posta che ci assicurava questo servizio di investimento; proprio tramite i vari Libretti Postali.
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Esso sono nati nel 1876, grazie al ministro delle finanze Quintino Sella che istituì le casse di risparmio presso gli uffici della posta, quindi i libretti postali non sono altro che ottime fondi di risparmio. Era cosa molto comune, ad esempio, anche solo 30 anni fa, che i nostri nonni depositassero un libretto postale a nostro nome con il bellissimo augurio che quella somma depositata potesse fruttare, un giorno, diventando una grossa somma di denaro.
Stiamo parlando di quello che è accaduto, grosso modo, ad un cittadino della provincia di Modena, che, appena qualche annetto fa, si ritrovò in possesso di un libretto postale depositato nel non troppo lontano 1949 con una somma di deposito di appena 600 lire (che corrispondono ad appena 31 centesimi di Euro odierni) che aveva maturato la stragrande cifra di ben 300.000 euro.
Cosa non molto diversa fu poi la storia di un altro cittadino della provincia di Lecce che nel 1958 depositò una cifra molto più alta, cioè di 250.000 Lire, equivalenti a 130 Euro circa e anch’esso si ritrovò con una cifra che, dopo aver fruttato per molti anni, raggiunse i €300.000.
Per entrambi, però, queste notizie, riportano aspre diatribe legali in quanto, tali libretti si trovavano in uno status non più prescrivibili e dunque non più idoneo alla riscossione del denaro. Conoscere lo status del proprio libretto risulta quindi indispensabile se si vuole evitare di perdere la riscossione dei propri soldi. Non troppo tempo fa, le Poste Italiane, hanno definito come “dormienti” tutti i libretti che non registrano nessun movimento da più di 10 anni o che abbiano un saldo inferiore a 100 euro.