Perché il cioccolato fa venire il buonumore? Ecco la risposta

Si sente spesso dire che mangiare il cioccolato faccia bene al nostro umore, ma è vero? Chi ama il cioccolato sarà molto felice di sapere che la risposta è affermativa in quanto questo squisito alimento migliora davvero l’umore ma apporta anche altri benefici. Esso contiene il triptofano, un aminoacido che risulta essere l’essenziale precursore della serotonina, nota anche come “ormone della felicità”.

La serotonina è uno tra i principali neurotrasmettitori che riescono a regolare l’umore e, perché possa essere sintetizzata, l’organismo ha bisogno del triptofano. Gustare un quadratino di cioccolato è inoltre un’esperienza gratificante anche perché, non solo favorisce la produzione di serotonina ma va anche a stimolare la produzione di endorfine e il rilascio di altre sostanze ancora, tra cui la feniletilamina e l’anandamide, delle molecole capaci di innalzare il tono dell’umore e di ridurre la sensazione di stress.

Il cioccolato contiene la teobromina e la caffeina, ovvero due molecole dalle proprietà toniche e stimolanti, attive sul sistema nervoso centrale e assolutamente capaci di migliorare l’attenzione, la concentrazione e le capacità cognitive. A questi effetti vanno sommati infine i benefici di minerali e polifenoli, che possono agire indirettamente sull’umore poiché contribuiscono al benessere generale di tutto il nostro organismo.

Ma non finisce mica qui perché i flavonoidi di cui è ricco il cioccolato riducono la pressione arteriosa, vanno a diminuire i livelli ematici di colesterolo cattivo e a combattere l’azione dannosa dei radicali liberi. Il cioccolato, in realtà, rappresenta una sorta di antidepressivo naturale che può far parte della nostra alimentazione abituale a patto che si scelga del cioccolato di qualità e che non se ne consumino quantità esagerate.

In commercio esistono diversi tipi diversi di cioccolato che si differiscono per quantità e qualità degli ingredienti di cui è composto ma, nella scelta, l’ideale sarebbe quello di optare per un cioccolato fondente, meglio ancora se almeno all’80-85% e privo di zuccheri aggiunti.

In conclusione diciamo che mangiare un quadratino di cioccolato aiuta anche ad affrontare meglio i disturbi legati all’arrivo delle mestruazioni, quando la sindrome premestruale può far sentire nervose, agitate e continuamente alla ricerca di cibi dolci e gratificanti e in balia di sbalzi d’umore. In molti consigliano infatti di ricorrere al cioccolato durante le crisi di astinenza che si verificano nel momento in cui si decide di smettere di fumare in quanto può dare una momentanea gratificazione che aiuta a superare la voglia della sigaretta.

Luca Lisuzzo: