Che succede al corpo se mangio kiwi la sera? “Attenzione”

The Asian woman with fruit.

I kiwi ormai da parecchi anni non sono più considerati dei prodotti “esotici” in quanto sono davvero molto diffusi e comuni nei supermercati e nei banchi di frutta e basta anche pensare che vedono proprio il nostro paese come quello che più li conclamati e li apprezza. Si tratta di frutti estremamente prezioso dal punto di vista nutritivo a di certo non mancano delle controindicazioni.

Anche se i kiwi vengono naturalmente associato alla Nuova Zelanda, bisogna sapere che sono “nativi” della Cina, e che solo nell’ottocento sono stati considerati perfetti per essere coltivati nel continente Oceanico. Nel corso della seconda metà del Novecento il nostro paese è poi diventato uno dei principali produttori europei di questi frutti, addirittura quasi paragonabile alla produzione della Nuova Zelanda anche se il principale produttore mondiale resta sempre e comunque la Cina.

Sono una variate di frutti particolarmente ricchi di vitamine, in particolare la C (esattamente come è presente nella maggior parte degli agrumi), ma contiene anche importanti sali minerali quali il potassio, il magnesio, la vitamina E, il rame, il ferro e le fibre. Il kiwi viene considerato il frutto ideale per chi pratica dell’attività fisica ma è anche dotato di elementi che lo rendono davvero indispensabile prima di andare dormire, la sera.

Questi frutti sono infatti considerati dei veri e propri “sedativi naturali” in quanto possono essere in grado di conciliare il sonno grazie alla diffusa presenza della serotonina, ovvero la sostanza che permette di scatenare la funzione antistress e di contrastare l’insonnia, uno dei problemi più difficili da contrastare.
Il consumo dei preziosi kiwi va limitato soltanto da parte di chi soffre di già presenti problematiche di tipo gastrointestinale come ad esempio la dissenteria, che può addirittura peggiorare. La perfetta dose è costituita da 2 frutti al giorno, avendo cura di consumarlo crudo dato che la cottura provoca un deperimento ed una riduzione di tutte le sue proprietà benefiche.

Luca Lisuzzo: