La busta paga è un’importante documento che tutti i dipendenti sono soliti ricevere alla fine del mese di lavoro. Nonostante facciamo lavori diversi infatti, si tratta di una sorta di atto che certifica quanto abbiamo guadagnato ma non solo, anche quante ore di lavoro abbiamo fatto, quali giorni liberi, di malattia oppure ore di permesso abbiamo preso o ancora, che tipi di congedo. Non dimentichiamo poi che sono presenti anche tutti i nostri dati, quelli della ditta per cui lavoriamo ed infine anche i dati statali, ovvero quelli delle imposte che paghiamo allo Stato ed i contributi previdenziali come quelli per la pensione.
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Lettura della busta paga
Specialmente se siete alle prime armi, la lettura della busta paga e la sua comprensione non vi sembreranno proprio un gioco da ragazzi; per questo motivo nelle prossime righe abbiamo deciso di creare una piccola guida all’analisi di corretta di questo documento. Esso è infatti perfettamente attenzionabile dopo averlo suddiviso ipoteticamente in tre parti.
La prima parte, ad esempio, è quella in cui potrete trovare i vostri dati personali, quelli dell’azienda ed in particolare il mese di retribuzione. Tra i dati della ditta per cui lavorate infatti troverete i numeri di posizione INAIL ed INPS, mentre invece sul vostro conto potrete esaminare i dati anagrafici e la posizione contrattuale.
La parte centrale del documento, invece, è quella dove troverete tutte le informazioni sul lavoro che avete effettuato, ad esempio il monte ore, eventuali premi o bonus da parte dello Stato, malattie, ferie, permessi oppure anche festivi. Si tratta a tutti gli effetti di una piccola legenda che spiega l’andamento lavorativo del vostro mese di occupazione.
La terza parte, infine, è quella che possiamo definire più importante perchè ci sono:
- I dati previdenziali, ovvero le somme di denaro che sia voi che il vostro datore di lavoro siete tenuti a versare ogni mese ad INAIL ed INPS;
- I dati fiscali: dove si trovano tutte le informazioni inerenti la somma imponibile fiscale, ovvero la cifra in cui lo Stato può addebitare l’IRPEF e tutte le trattenute del caso;
- Ed infine il TFR: il trattamento di fine rapporto, pari a tutte le mensilità lorde che avete maturato presso quell’azienda diviso 13,5 più l’imponibile TFR. Quest’ultimo, nello specifico si calcola sommando tutte le le quote che avete accumulato negli anni di lavoro; per questa ragione si tratta di una somma che si eroga quando il trattamento del rapporto lavorativo termina, qualsiasi ne sia la ragione.
- In basso sulla destra, infine, c’è un dato che solitamente guardiamo per primo, è lo stipendio al netto di tutte le imposte, si tratta dell’esatta cifra che riceveremo sul conto per la prestazione offerta.