Il canone Rai, si sa, è stata da sempre una delle imposte più sgradite da tutti i cittadini, non per nulla si è beccato l’appellativo di tassa più odiata in assoluto dagli italiani. Già dai tempi della sua prima apparizione nel lontano 1938, al costo di 15 mila lire annue, questa tassa sul possesso di un apparecchio televisivo fu da subito vista di cattivo occhio, soprattutto per il motivo che il suo costo lievitò anno dopo anno senza sosta. Se inizialmente il costo rimase sotto le 20 mila lire all’anno, dopo alcuni anni si arrivò addirittura a pagare più del doppio, e con l’avvento delle tv a colori, il prezzo fu ulteriormente maggiore. Per tutti i possessori di una televisione in grado di trasmettere a colori, infatti, la tassa ammontava esattamente al doppio di quanto non dovessero pagare tutti coloro che avevano ancora una vecchia tv in bianco e nero, ma con il passare degli anni e la modernizzazione, il prezzo arrivò in pari per tutti i contribuenti.
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Il prezzo continuò a lievitare, anche a seguito del passaggio da Lira ad Euro, fino al 2015, anno in cui si raggiunsero i 113,50 Euro annui. Fortunatamente, dal 2016 in poi, il prezzo andò a scendere fino a stabilizzarsi agli attuali 90 Euro, da pagare direttamente in bolletta per la fornitura di energia elettrica in 10 rate da 9 Euro ciascuna, da Gennaio ad Ottobre. Tutti i contribuenti che possiedono un’utenza elettrica, quindi, sono obbligati a pagare in automatico senza possibilità di evadere.
Ecco chi non deve pagare il canone
In Italia esistono, tuttavia, alcune categorie di cittadini che sono del tutto esenti dal dover versare questa tanto odiata tassa, per cui andiamo a vedere nello specifico di chi si tratta:
- tutte le persone anziane che hanno superato i 75 anni di età e con un reddito inferiore agli 8 mila Euro annui: tale cifra fa rifermento ad entrambi i coniugi. Nel caso in cui ci dovesse essere un altro convivente che percepisce un reddito a parte, l’esenzione dal canone non ci sarebbe e l’obbligo di pagamento spetterebbe alla terza persona, tranne che non si tratti di un infermiere o un badante;
- tutti i militari stranieri che non hanno né residenza né cittadinanza in Italia ma che prestano servizio in territorio italiano;
- consolari, diplomatici e programmatori di organizzazioni internazionali;
- tutti coloro che sono sprovvisti di un apparecchio televisivo in casa, né propria né di proprietà di qualsiasi altro membro del nucleo familiare o convivente sotto lo stesso tetto.