Tasse sulle vincite al Gratta e Vinci: ecco quanto si paga

Probabilmente tutti conosceranno i gratta e vinci, ma non tutti sanno, invece, se si devono pagare o meno le tasse sopra una vincita. Va ricordato che lo Stato italiano è da sempre un partner e socio d’affari con ogni persona che risiede in Italia, quindi prenderà sempre una percentuale su qualsiasi guadagno ottenuto, qualsiasi sia la fonte. Nel caso delle vincite nei giochi, possiamo affermare che si tratta di una vera e propria tassa sulla fortuna, che permette allo Stato di ottenere guadagni notevoli, anche perché dobbiamo considerare che gli italiani sono da sempre particolarmente propensi alle scommesse e ai giochi delle varie lotterie. Nel corso di questo articolo andremo a vedere in che modo sono tassate tutte le vincite e a capire quanto effettivamente si paga.

Le tasse sui gratta e vinci

Giochi e scommesse, in Italia, fanno parte delle attività che vengono regolamentate dallo Stato, quindi gestite da specifiche agenzie fiscali come l’Amministrazione Dogane e Monopoli, oppure da società convenzionate come Lottomatica e Sisal. Ogni categoria di gioco è soggetta ad una differente tipologia di tassazione, e l’aliquota varia a seconda della somma che è stata vinta. Nel caso del gioco del Lotto, ad esempio, che è gestito da Lottomatica, avviene un prelievo fiscale pari all’8% della vincita totale, ed è prevista una franchigia di 500 Euro. Per le vincite al di sotto di questa somma, invece, non è prevista alcuna tassazione.

Quello che avviene nel caso dei gratta e vinci è più o meno analogo al discorso del gioco del Lotto, ma con la differenza che la tassazione è pari al 20% della vincita. Anche in questo caso, tale percentuale si applica se la vincita supera i 500 Euro, e solo sulla somma che supera tale cifra. Quindi se avremo la fortuna, ad esempio, di vincere 2000 Euro, la tassazione del 20% sarà applicata solo sui 1500 Euro eccedenti. Se la vincita dovesse essere pari o inferiore ai 500 Euro, sarà possibile incassare senza pagarci le tasse. In definitiva, tutte le vincite vengono tassate direttamente alla fonte dai concessionari, che agiranno come dei sostituti d’imposta, per cui gli importi vinti non dovranno essere inseriti all’interno della nostra dichiarazione dei redditi. Un piccolo suggerimento, d’altronde, è quello di conservare  sempre la ricevuta della vincita, poiché l’Agenzia delle Entrate dispone di un particolare strumento, il redditometro, con il quale riesce a confrontare le entrate e le uscite di tutti i contribuenti, quindi in caso di controllo fiscale, grazie alla ricevuta, avrete una valida giustificazione e non andrete incontro a qualsivoglia problema.

Luca Macaluso: