Quando compri il salmone fai attenzione a questo particolare

Il salmone è uno dei pesci che più comunemente si consuma nelle tavole italiane e non solo; nonostante sia originario prevalentemente dei mari del nord tra Svezia, Norvegia ed addirittura dal Canada, esso non è per nulla difficile da trovare nelle nostre case. La cucina italiana, inoltre, comprende svariati ed eccellenti piatti che lo hanno come protagonista, come il salmone agli agrumi oppure le classiche farfallette che mangiamo con tanta goduria. Sia per il suo sapore che per la morbidezza delle sue carni, è un pesce molto apprezzato per vari scopi, e si tratta a tutti gli effetti di un alimento pregiato.

Cosa controllare quando si acquista del salmone

Uno degli usi che non possiamo evitare di menzionare, ad esempio, è quello massiccio che ricopre nell’ambito della cucina giapponese con il sushi e tutte le preparazioni che lo circondano. In questo caso però, la forma principale di consumazione avviene cruda, per cui oltre ad essere di una qualità eccelsa e freschissimo, il pesce deve anche necessariamente essere abbattuto. Ricordate però che tra abbattimento, congelamento e surgelamento c’è una differenza notevole, in quanto l’abbattitore, ad esempio, è in grado di portare qualsiasi pietanza a temperature bassissime (sotto i 20 o addirittura 60 gradi) in poco tempo, questo fa sì che tutti gli eventuali batteri e parassiti possano morire, in modo da rendere il pesce crudo perfettamente digeribile senza dover correre alcun rischio. Se avete intenzione di consumare del salmone crudo dunque, assicuratevi sempre che sia regolarmente abbattuto soprattutto per i bene della vostra salute; a meno che non si tratti di un prodotto affumicato.

Anche se non avete la necessità né l’aspirazione di consumare del pesce crudo, però, ci sono dei particolari che fareste bene a controllare. Il commercio di questo tipo di pesce in effetti è talmente ampio che si può trovare in diverse forme e consistenze, non è difficile, ad esempio, recarsi al supermercato ed imbattersi sia nei tranci surgelati, che nel salmone affumicato o quello fresco al banco del pesce.

È proprio in quest’ultimo caso, nello specifico, che dovete prestare una particolare attenzione, in quanto grazie a pochi semplici trucchi potrete provare a capire se si tratta di un prodotto degno oppure da lasciar stare. Se vi trovate dinnanzi un esemplare intero, ad esempio, la prima cosa a cui pensare è guardare l’occhio; esso dovrà essere vivido e lucente così come la sua pelle, lucida e brillante. Allo stesso modo, se la carne è già affettata, potrete attenzionare l’interno: anche in questo caso il colore deve essere lucente e di colore intenso rosa/rosso. Non devono essere presenti, invece, alcuna traccia di sangue, o di pezzi scuri. Una volta arrivati a casa, infine, potrete fare l’ultimo test: la pelle deve risultare difficile da staccare, la carne dovrebbe essere soda ed elastica e, dulcis in fundo, se il prodotto è freschissimo e di ottima qualità, non dovrebbe emanare nessun odore!

Luca Lisuzzo: