I libretti postali non sono altro che fondi di risparmio nati diversi anni fa. Quando nacque questo tipo di prodotto, si era molto soliti depositare una cifra che, con il tempo, sarebbe lievitata grazie agli interessi; proprio come faremmo oggi con una polizza o un fondo pensione. Ai tempi della Lira, molte persone avevano un libretto del genere, perché a distanza di tanti anni, si poteva avere la possibilità che i soldi depositati fruttassero in una somma più elevata, ed aiutassero al sostentamento o fossero, ad esempio, di grande aiuto per l’investimento in un progetto. Pensate che, inizialmente, era molto usuale anche regalare un libretto postale come dono di nascita, da parte dei genitori o dei parenti.
Libretti postali di gran valore
Molte persone, poi, ebbero la fortuna di riuscire a ritrovare somme che mai si sarebbero aspettate; proprio come accadde a due signori delle province di Modena e Lecce. Loro, a distanza di 10 anni l’uno dall’altro, si resero conto che il loro libretto postale aveva maturato la stragrande cifra di 300 mila Euro. Un dato del tutto inaspettato per uno dei due che aveva depositato solo 600 Lire. Eh sì, perchè quando il fondo di risparmio fu aperto allora, ancora era in vigore la valuta precedente; dunque anche il cambio andò ad intaccare quella che era la somma maturata che, in Lire, in proporzione, sarebbe stata molto di più.
La questione, poi, andò per vie traverse; a nessuno dei due signori risultò facile ritirare il denaro in quanto, giustamente, essendo dimenticati da molti anni, nessuno dei due libretti era idoneo alla riscossione del denaro una volta passato tutto quel tempo. Non siamo a conoscenza di come la faccenda si sia conclusa, sappiamo solo che entrambi ricorsero a vie legali per stabilire chi, di fatto, avesse il diritto alla proprietà della somma.